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01 agosto 2014

Risultati al 30 giugno 2014

Vendite di cemento stabili nel secondo trimestre e superiori all’anno precedente nei primi sei mesi (+5,6%); rallenta ancora il mercato Italia mentre Ucraina e Russia si mantengono positive nonostante le tensioni politiche; confermata la ripresa dell’attività edilizia in Stati Uniti d’America

Effetto prezzi favorevole in valuta locale, ma penalizzato dai cambi; controllo dei costi operativi grazie all’andamento favorevole dei combustibili ed ai progetti di semplificazione e di miglioramento della produttività

Fatturato pari a 1.181 milioni (nel 2013: 1.150 milioni); margine operativo lordo di 139 milioni (nel 2013: 109 milioni)

Risultato del periodo negativo dovuto alla completa svalutazione dell’avviamento in Ukraina, per l’aggravarsi del rischio paese

Secondo semestre atteso con redditività operativa simile a quella del 2013; per l’intero esercizio 2014, previsto un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento sull’anno precedente e poco superiore a 400 milioni


Dati consolidati

             
Gen-Giu 14
     
Gen-Giu 13
     
% 14/13
Vendite di cemento       m ton       11,7       11,0       +5,6
Vendite di calcestruzzo       m m3       5,9       5,4       +8,5
Ricavi netti       €m       1.180,7       1.149,7       +2,7
Margine Operativo Lordo       €m       138,5       108,5       +27.7
Utile netto (perdita)       €m       (20,8)       (34,9)       n.s.
Utile netto (perdita) degli azionisti       €m       (22,6)       (37,3)       n.s.
                Giu 14       Dic 13       Var.
Indebitamento netto       €m       1.127,5       1.097,2       30,3

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014.

L’economia mondiale, dopo una decelerazione ad inizio anno, ha recuperato vigore, in particolare negli Stati Uniti, dove è ripresa la crescita, ed in Cina, dove si è interrotto il rallentamento. Nell’area dell’euro la crescita è risultata contenuta e disuguale tra Paesi, con inflazione molto bassa ed inferiore alle attese, riflesso della debolezza della ripresa ciclica ed ampi margini di capacità produttiva inutilizzata. L’attività economica nel primo trimestre è aumentata in Germania, grazie al rialzo dei consumi e degli investimenti, influenzati dalle favorevoli condizioni climatiche, ritornando poi su valori di bassa crescita nei mesi successivi. In Italia la crescita stenta ad avviarsi, anche a causa della persistente debolezza nel settore dell’edilizia. Negli Stati Uniti d’America, dopo una netta contrazione avvenuta nei primi mesi dell’anno, determinata da fattori temporanei, l’attività economica ha ripreso ad espandersi nel corso del secondo trimestre, grazie al recupero delle esportazioni e con l’occupazione in crescita sostenuta. In Russia, i deflussi di capitale e la caduta del clima di fiducia in seguito agli inasprimenti della crisi con l’Ucraina, hanno comportato il rallentamento degli investimenti ed una chiara decelerazione del prodotto. Dopo una contrazione iniziale del commercio internazionale, in seguito al calo delle esportazioni degli Stati Uniti, si è prefigurata successivamente una ripresa degli scambi, anche se con dinamica moderata. Nei paesi avanzati l’inflazione rimane bassa ed il prezzo del petrolio, condizionato dalle tensioni geopolitiche, riflette rincari nelle tendenze implicite dei contratti futures sull’orizzonte ad un anno. Le politiche monetarie dei paesi maturi rimangono accomodanti e per la prima volta il tasso di interesse applicato sui depositi delle banche presso la BCE è divenuto negativo, al fine di incentivare la circolazione della liquidità e contrastare l’apprezzamento del cambio.

I ricavi conseguiti nel semestre sono risultati in aumento del 2,7% a 1.180,7 milioni di euro contro i 1.149,7 milioni del 2013, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 27,7%, passando da 108,5 a 138,5 milioni. L’effetto prezzi in valuta locale è stato nel complesso favorevole, con l’eccezione di una leggera flessione in Germania e di una più marcata in Italia. L’effetto volumi è stato anch’esso favorevole in tutte le aree geografiche, a parte l’Italia, stabile, e la Polonia, che chiude il semestre in calo a causa di un deludente risultato archiviato nel secondo trimestre. L’andamento delle valute ha avuto un effetto significativo, comportando una variazione sfavorevole di 53,0 milioni sul fatturato e di 11,4 milioni sul margine operativo lordo.

Andamento economico e finanziario
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2014 hanno registrato un incremento del 5,6% rispetto all’analogo periodo del 2013, attestandosi a 11,7 milioni di tonnellate. Variazioni favorevoli sono state registrate in tutte le aree geografiche, ad eccezione della Polonia e dell’Italia. La produzione di calcestruzzo preconfezionato è stata pari a 5,9 milioni di metri cubi, in aumento del 8,5% rispetto all’esercizio precedente.
Il margine operativo lordo consolidato è stato di 138,5 milioni, contro i 108,5 milioni del 2013 (+27,7%). Il dato del primo semestre è stato penalizzato da costi non ricorrenti per 7,0 milioni (erano 5,2 milioni nello stesso periodo del 2013); al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2014 sarebbe aumentato di 31,8 milioni (+28,0%). Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto negativo a causa della debolezza del dollaro, del rublo russo e della hryvnia ucraina. A tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo del primo semestre 2014 sarebbe aumentato del 37,6%. La redditività caratteristica nei primi sei mesi è migliorata di oltre due punti percentuali, grazie al contributo di Stati Uniti ed Europa Orientale; in Europa Centrale i margini sono rimasti simili ed in Italia la perdita operativa si è ridimensionata. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 124,4 milioni (105,4 nel primo semestre del 2013), che comprendono 30,9 milioni riferiti all’avviamento della CGU Ucraina, il risultato operativo è stato pari a 14,1 milioni (3,1 milioni a giugno 2013). Il risultato prima delle imposte è stato negativo per 11,1 milioni (negativo per 26,0 milioni nel 2013), dopo oneri finanziari netti pari a 47,0 milioni (47,6 milioni nel 2013) ed un apporto positivo di 21,8 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto (18,5 milioni nel 2013). Il conto economico del periodo si è chiuso con una perdita netta di 20,8 milioni, rispetto ad una perdita netta di 34,9 milioni del primo semestre 2013; il risultato attribuibile agli azionisti della società è rimasto in territorio negativo, passando da una perdita di 37,3 milioni nel 2013 ad una perdita di 22,6 milioni nell’esercizio in esame.

Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 103,6 milioni, in confronto a 70,5 milioni nel corrispondente periodo 2013. L’indebitamento netto al 30 giugno 2014 ammonta a 1.127,5 milioni, in aumento di 30,3 milioni rispetto ai 1.097,2 milioni del 31 dicembre 2013. Nel semestre in esame il gruppo ha distribuito dividendi per 12,1 milioni, di cui 10,3 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 82,3 milioni.


Italia
Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker, compresa la quota export, nel corso del primo semestre, hanno confermato i volumi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente    (-0,1%). Il calo dei consumi nel mercato domestico è stato compensato dagli incrementi nei volumi di vendita di semilavorato clinker. I prezzi di vendita, sebbene non dissimili dai valori di fine 2013, hanno segnato una flessione media complessiva del 6,9% in buona parte dovuta al diverso mix di composizione dei prodotti venduti. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato le vendite hanno registrato un aumento pari al 9,3%, con prezzi abbastanza deboli ed in riduzione del 7,8%. In linea con tale andamento di volumi e prezzi,  il fatturato delle attività italiane è stato pari a 193,6 milioni, in calo del 3,7% (201,1 milioni nel 2013). Dall’inizio dell’anno i costi dei fattori energetici hanno avuto andamento favorevole, sia i combustibili sia in particolare l’energia elettrica, grazie allo sconto sugli oneri di sistema riservato alle imprese “energivore” in applicazione dal secondo semestre del 2013. Il margine operativo lordo, leggermente positivo nel secondo trimestre, a fine giugno ha chiuso con una minor perdita rispetto al 2013, passando da -17,8 a -9,7 milioni. Occorre tuttavia ricordare che tra i costi del personale sono compresi oneri non ricorrenti di ristrutturazione pari a 2,4 milioni (erano 1,1 milioni a giugno 2013) e che, nel periodo, sono stati realizzati altri ricavi operativi per 4,2 milioni derivanti dallo scambio di quote emissione CO2 (nulla nel 2013). Al netto degli effetti non ricorrenti il margine operativo lordo ha mostrato un miglioramento pari a 9,4 milioni.

Europa Centrale
In Germania, nei primi sei mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato vendite in aumento del 11,6% rispetto al corrispondente periodo del 2013, con minime variazioni dei prezzi(-0,6%). Dopo il positivo slancio di inizio anno, favorito dalle condizioni meteo, le consegne di cemento hanno successivamente manifestato un ritmo piuttosto stabile. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione coerente (+11,1%), con prezzi in recupero (+2,0%). Il fatturato complessivo è passato da 266,2 a 296,4 milioni (+11,4%) ed il margine operativo lordo da 20,1 a 23,5 milioni (+16,7%). Occorre tuttavia ricordare che sono stati contabilizzati oneri non ricorrenti per ristrutturazione pari a 1,2 milioni (1,8 milioni nel 2013) e per svalutazione di crediti finanziari pari a 3,4 milioni. Al netto degli effetti non ricorrenti il margine operativo lordo ha mostrato un incremento pari a 6,2 milioni (+28,2%). Tra i costi di esercizio, da segnalare la lieve flessione dei combustibili (-1,1%) ed il buon andamento dell’energia elettrica (-6,0%).

In Lussemburgo, le miti condizioni climatiche hanno dato slancio alle consegne ad inizio esercizio; successivamente le spedizioni hanno confermato un ritmo più coerente con il 2013. Le nostre vendite di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti infragruppo e comprese le quantità destinate all’esportazione, sono risultate in aumento del 6,8%, con ricavi medi unitari in linea al precedente esercizio (+0,8%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in leggera flessione (-3,1%) in un contesto di prezzi deboli. Il fatturato è stato pari a 55,4 milioni, in incremento del 7,4% rispetto all’esercizio precedente (51,6 milioni). Il margine operativo lordo è passato da 6,6 milioni a 7,8 milioni. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole sia per quanto riguarda l’energia elettrica (-3,0%) sia per i combustibili (-1,3%).

Nei Paesi Bassi le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono fermate a quota 0,29 milioni di metri cubi, in calo rispetto all’esercizio precedente (0,34 milioni di metri cubi), con prezzi anch’essi in diminuzione del 2,6%. I ricavi netti sono stati pari a 28,8 milioni (36,1 milioni nel 2013). Il margine operativo lordo, leggermente positivo nel secondo trimestre, ha beneficiato degli importanti sforzi messi in atto dalla direzione per riportare l’azienda in equilibrio, chiudendo il semestre al livello di -0,6 milioni (erano -4,0 milioni nel 2013). Occorre tuttavia ricordare che nel 2013, tra i costi del personale, erano compresi oneri di ristrutturazione non ricorrenti pari a 0,7 milioni.

Europa Orientale
In Repubblica Ceca e Slovacchia le vendite di cemento, dopo l’ottimo avvio d’anno, hanno mantenuto un buon ritmo di crescita anche nel secondo trimestre, realizzando nel primo semestre dell’anno un incremento del 24,9% rispetto al medesimo periodo del 2013, con prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, in leggera flessione (-2,0%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha presentato un andamento molto coerente ed ugualmente positivo, con volumi in aumento (+22,4%) e prezzi in lieve riduzione (-2,2%). Il fatturato complessivo, che ha risentito dell’indebolimento della corona, è passato da 53,8 a 61,4 milioni (+14,2%), ed il margine operativo lordo è aumentato di 5,4 milioni, passando da 3,7 milioni del 2013 a 9,1 milioni del periodo in esame. La svalutazione della corona ceca ha avuto un impatto sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio, la variazione del fatturato sarebbe stata +20,9%, mentre il margine operativo sarebbe aumentato di 6,0 milioni. Tra i costi di esercizio, in valuta locale, da segnalare l’andamento favorevole dei combustibili (-13,8%) e dell’energia elettrica (-16,4%).
In Polonia dopo un avvio d’anno brillante e positivo, in aprile è stato presentato un nuovo listino prezzi che ha incontrato alcune difficoltà di applicazione ed è stato quindi rimodulato in giugno. Le quantità di cemento vendute dalla nostra unità produttiva sono state penalizzate dai risultati del secondo trimestre e chiudono dopo sei mesi in discreta flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-12,3%). Il ripristino di condizioni meglio accolte dalla clientela permette comunque di prevedere nella seconda parte dell’anno risultati in linea con quanto consuntivato nel 2013. La produzione di calcestruzzo preconfezionato, per contro, ha visto un robusto miglioramento (+20,3%). Il livello medio dei prezzi in valuta locale è risultato in crescita per il cemento (+3,6%), invece debole nel settore del calcestruzzo preconfezionato (-4,3%). Tali dinamiche di mercato hanno condotto ad un fatturato in euro di 43,6 milioni, rispetto a 45,5 milioni nel 2013 (-4,1%). Il margine operativo lordo è passato da 9,1 a 8,4 milioni (-7,3%). La stabilità dello zloty ha permesso di non avere praticamente effetto cambi sui risultati. Tra i costi di esercizio da segnalare il decremento dei combustibili (-14,0%) e l’andamento favorevole dell’energia elettrica (-12,9%).

In Ucraina la preoccupante drammaticità del contesto fortunatamente non ha comportato, a tutto giugno, effetti significativi sulle nostre attività industriali. Le quantità di cemento vendute sono aumentate del 6,6%, in uno scenario di prezzi medi superiori al 2013 (+1,5% in valuta locale) ed il settore del calcestruzzo preconfezionato ha mantenuto un andamento ancora più favorevole, con volumi in aumento del 28,9% e prezzi medi in valuta locale leggermente sotto pressione (-1,9%). Il fatturato è passato da 52,6 milioni nel 2013 a 43,3 milioni nel periodo in esame (-17,7%); per il contro il margine operativo lordo è migliorato da 1,3 a 5,4 milioni. Occorre tuttavia ricordare che il dato dell’esercizio precedente comprendeva 1,7 milioni di costi non ricorrenti relativi ad un contenzioso con la pubblica amministrazione riguardante l’IVA sulle forniture del gas. Al netto degli effetti non ricorrenti il margine operativo lordo ha comunque mostrato un miglioramento di 2,4 milioni sullo stesso periodo dell’anno scorso. La grande perdita di valore della valuta locale ha avuto un impatto assai sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro: a parità di cambi la variazione del fatturato sarebbe stata infatti positiva (+11,2%) ed il margine operativo lordo ricorrente avrebbe mostrato un incremento pari a 4,3 milioni. Da segnalare, tra i principali costi operativi in valuta locale, un andamento favorevole dei combustibili (-8,2%) ed un incremento dell’energia elettrica (+6,3%).

In Russia nei primi sei mesi dell’anno i volumi di vendita sono risultati in progresso del 5,7% rispetto al 2013. Sullo sviluppo positivo, oltre al buon andamento del mercato di riferimento, ha influito anche il nuovo apporto del terminale di miscelazione e spedizione ad Omsk. I prezzi in valuta locale si sono rafforzati (+2,0%). Il fatturato si è attestato a 102,6 milioni contro i 113,2 milioni del 2013 (-9,3%), mentre il margine operativo lordo ha raggiunto il livello di 35,4 milioni contro i 36,0 milioni del 2013, in flessione del 1,7%. La significativa svalutazione del rublo (-17,8%) ha avuto un impatto sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio, la variazione del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stata rispettivamente di +6,8% e di +14,7%. Da segnalare, tra i principali costi operativi in valuta locale, uno sfavorevole andamento dei costi energetici, con i combustibili in aumento del 15,5% e l’energia elettrica del 10,9%.


Stati Uniti d’America
Le vendite di leganti idraulici, dopo un avvio ostacolato dal clima rigido, hanno mostrato una buona intonazione; lo sviluppo della domanda si è confermato robusto nel Sud-Ovest del Paese, ma anche le regioni del Midwest hanno espresso una variazione favorevole. I volumi di vendita hanno chiuso il semestre con una crescita del 6,0%, mentre la produzione di calcestruzzo preconfezionato, presente essenzialmente in Texas, ha consolidato i buoni risultati dell’anno precedente (+0,7%). I prezzi di vendita del cemento in valuta locale sono cresciuti del 6,2% e quelli del calcestruzzo preconfezionato hanno avuto un andamento ancora più dinamico (+11,5%). Il fatturato in dollari si è attestato a 505,6 milioni, in aumento del 11,5% dai 453,2 milioni del corrispondente semestre 2013. Il margine operativo lordo è stato di 81,3 milioni di dollari (+15,6% dai precedenti 70,3 milioni). L’effetto cambio ha comportato un impatto sfavorevole, sicché in euro i ricavi netti sono passati da 345,1 a 368,9 milioni di euro (+6,9%) ed il margine operativo lordo da 53,5 a 59,3 milioni (+10,8%). Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento sfavorevole per quanto riguarda i combustibili, indirettamente anche la logistica, mentre l’energia elettrica non ha avuto variazioni significative.


Messico (valutazione al patrimonio netto)
L’andamento delle vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma si è confermato promettente anche nel secondo trimestre dell’anno in corso, dopo il favorevole avvio d’anno. I prezzi medi in valuta locale sono stati ancora in flessione rispetto al primo semestre del 2013, ma è proseguito il miglioramento rispetto al livello di uscita dall’esercizio precedente. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno mantenuto un profilo debole, in buona parte dovuto ad un nuovo posizionamento strategico ed alla riduzione del numero di centrali attive. Il fatturato ed il margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 10,8% e del 19,0%. L’indebolimento del peso messicano ha penalizzato la traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata il fatturato si è attestato a 243,5 milioni (+1,7%) ed il margine operativo lordo è passato da 84,2 a 91,9 milioni (+9,2%). Da segnalare, tra i principali costi operativi in valuta locale, un andamento sfavorevole dei combustibili (+5,5%) e dell’energia elettrica (+5,6%).


Evoluzione prevedibile della gestione
I primi sei mesi del 2014 sono stati caratterizzati da risultati migliori delle aspettative, sui quali hanno influito sia positivamente (Europa Centrale ed Orientale) sia negativamente (Stati Uniti d’America) situazioni climatiche non coerenti con le medie stagionali. Le variabili operative più rilevanti (domanda, prezzi, costi) sono state e continueranno ad essere piuttosto differenziate nelle varie aree geografiche di presenza, più precisamente:
- Italia in perdurante fase recessiva,
- Stati Uniti in buona ripresa,
- Europa Centrale nel complesso stabile,
- Europa Orientale con prospettive abbastanza favorevoli nella UE (Repubblica Ceca, Polonia) e più incerte in Ucraina e Russia, dove gli squilibri macroeconomici si sommano alle tensioni politiche locali ed internazionali.

Alla luce di tali considerazioni, riteniamo che a livello consolidato i prossimi sei mesi esprimeranno una redditività operativa simile a quella del 2013, penalizzata dall’effetto cambio associato alla svalutazione in Ucraina e Russia. Pertanto, per l’intero esercizio 2014 prevediamo un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento rispetto all’esercizio precedente e poco superiore a 400 milioni di euro.


Prestiti obbligazionari in scadenza
Nel periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2014 non sono stati emessi nuovi prestiti obbligazionari.
Nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2014 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 12 settembre 2014, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003
- in data 1 aprile 2015, 56,7 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2009.
-  in data 12 settembre 2015, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003"


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email mfiore@buzziunicem.it
Internet:

I risultati del primo semestre 2014 saranno illustrati nel corso di una conference call che si terrà oggi, venerdì 1 agosto, alle ore 17.00; per partecipare comporre il n. 02 8058811