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06 maggio 2016

Risultati al 31 marzo 2016

Vendite di cemento in aumento del 2,8%; volumi di calcestruzzo preconfezionato inferiori all’anno scorso del 1,7%

Brillante avvio in Stati Uniti d’America, rispetto ad un primo trimestre 2015 avversato dal maltempo

Conferma dei livelli di attività in Europa Centrale ed in Italia

Calo delle vendite in Europa Orientale dovuto alla prosecuzione della fase recessiva in Russia ed una temporanea debolezza in Ucraina

Ricavi netti pari a 540,3 milioni (nel 2015: 513,4 milioni)

Margine operativo lordo di 50,8 milioni (nel 2015: 27,2 milioni)

Confermata per l’intero esercizio 2016 la previsione di risultati operativi ricorrenti leggermente favorevoli rispetto al 2015

 


Dati consolidati

              Gen-Mar 16       Gen-Mar 15       % 16/15
Vendite di cemento       m ton       5,0       4,9       +2,8
Vendite di calcestruzzo       m m3       2,4       2,4       -1,7
Ricavi netti       €m       540,3       513,4       +5,2
Margine Operativo Lordo       €m       50,8       27,2       +86,9
Utile netto (perdita)       €m       3,8       (41,4)       n.a.
Utile netto (perdita) degli azionisti       €m       3,6       (41,5)       n.a.
                Mar 16       Dic 15       Var.
Indebitamento netto       €m       1.097,9       1.029,7       68,2

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016.

Durante il primo trimestre dell’esercizio, a livello consolidato, la domanda di cemento è cresciuta di alcuni punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Determinante, per tale risultato, è stata l’intensità della variazione realizzata in Stati Uniti d’America, a sua volta dovuta a condizioni climatiche più favorevoli rispetto ad un primo trimestre 2015 avversato dal maltempo. L’Europa Centrale ha confermato i livelli di attività del 2015, così come l’Italia. In Europa Orientale abbiamo assistito ad un calo delle vendite, dovuto alla prosecuzione della fase recessiva in Russia ed una temporanea debolezza in Ucraina, mentre Polonia e Repubblica Ceca hanno confermato volumi di spedizione analoghi a quelli realizzati nello stesso periodo del 2015.

Nei primi mesi del 2016 si è accentuata la debolezza dell’economia e del commercio internazionale, ma con riconfermate differenziazioni tra aree: in Europa la modesta espansione ciclica si è rafforzata, sospinta dalla domanda interna, anche se con una dinamica delle esportazioni più debole e una inflazione collocata su valori nulli. È proseguita la ripresa negli Stati Uniti, seppure con qualche incertezza e risultati sotto le attese. Nelle economie emergenti la fragilità delle prospettive rappresenta il principale elemento di rischio per la crescita internazionale, a causa della fase recessiva in aggravamento in Brasile ed in prosecuzione in Russia, dove comunque sono visibili segnali di attenuazione, nonché il rallentamento del settore manifatturiero e la marcata caduta delle importazioni ed esportazioni in Cina. L’India è rimasta sola, tra i principali paesi emergenti, a rilevare una crescita del prodotto a ritmi stabilmente sostenuti. Il calo del prezzo del petrolio non si è tradotto in un rafforzamento dell’attività globale, la cui stima di crescita per l’intero anno è stata recentemente rivista al ribasso ed ipotizzata su livelli leggermente inferiori a quella realizzata nel 2015. L’inflazione al consumo è in risalita negli Stati Uniti, si mantiene molto bassa nelle principali economie avanzate, rimane contenuta in Cina ed assai elevata in Brasile ed in Russia, dove tuttavia ha fatto segnare una riduzione rispetto a gennaio. Nei primi mesi dell’anno i timori sulla crescita globale hanno determinato forti cali dei corsi sui mercati finanziari internazionali, in parte poi riassorbiti; il carattere espansivo delle politiche monetarie nei paesi avanzati è stato accentuato.

Le vendite di cemento del gruppo hanno segnato un aumento del 2,8% rispetto al primo trimestre del 2015, attestandosi a 5,0 milioni di tonnellate. L’andamento dei volumi è stato favorevole in Stati Uniti (+16,3%) e piuttosto stabile in Europa Centrale ed Italia. L’Europa Orientale ha registrato una riduzione del 9,2%, principalmente per le flessioni realizzate in Russia ed in Ucraina. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno realizzato una leggera flessione (-1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2015, attestandosi a quota 2,4 milioni di metri cubi. Il giorno lavorativo aggiuntivo, dovuto all’anno bisestile, ha naturalmente favorito i risultati di vendita ottenuti.
L’effetto prezzi in valuta locale, rispetto al primo trimestre 2015, è risultato positivo in Stati Uniti ed in Ucraina (favorito dall’inflazione). In Italia, Germania e Repubblica Ceca non si sono verificate variazioni di rilievo mentre, sempre in valuta locale, i ricavi netti unitari hanno patito una diminuzione in Polonia ed hanno espresso una leggera tendenza negativa anche in Russia e Lussemburgo.
Il fatturato consolidato è aumentato da 513,4 a 540,3 milioni (+5,2%), al lordo di un effetto cambio marginalmente negativo per 0,9 milioni ed una variazione di perimetro pari a -1,5 milioni. Il margine operativo lordo ha chiuso a 50,8 milioni (+23,6 milioni rispetto al primo trimestre 2015); la variazione del perimetro di consolidamento è stata in diminuzione per 0,1 milioni e l'effetto cambio positivo per 0,3 milioni.
A perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato di 5,7% ed il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 50,5 milioni. Il risultato del periodo comprende proventi netti non ricorrenti per 3,4 milioni, riferiti a plusvalenze su cessione di attività fisse (nel 2015 proventi netti non ricorrenti pari a 3,8 milioni).
Al netto delle voci non ripetibili il margine operativo lordo è passato da 23,4 a 47,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 8,8% (4,6% nel 2015). Dopo ammortamenti e svalutazioni per 46,2 milioni (46,4 milioni nel primo trimestre 2015) il risultato operativo è stato pari a 4,5 milioni (negativo per 19,2 milioni nel 2015). Gli oneri finanziari netti del periodo sono diminuiti rispetto a quelli dell'esercizio precedente (13,7 milioni rispetto a 43,0 milioni nel 2015), grazie anche a minori costi riferiti alle voci non monetarie che rientrano in tale categoria (differenze cambio, valutazione strumenti derivati). Le plusvalenze da realizzo partecipazioni hanno offerto un contributo pari a 0,5 milioni, mentre il risultato delle partecipazioni valutate al patrimonio netto è stato pari a 14,1 milioni (16,1 milioni nel primo trimestre 2015). Per effetto di quanto esposto, il primo trimestre del 2016 si è chiuso con un utile ante imposte di 5,4 milioni contro una perdita di 46,2 milioni a marzo 2015. Dopo imposte, l’utile netto del periodo è stato di 3,8 milioni (3,6 milioni la quota attribuibile agli azionisti della società).
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2016 ammonta a 1.097,9 milioni, +68,2 milioni rispetto a fine dicembre 2015. Sul dato hanno inciso investimenti complessivi per 69,3 milioni (68,7 milioni il corrispondente valore nel 2015) di cui 30,1 milioni riferiti al progetto di espansione a Maryneal (Texas). Il patrimonio netto del gruppo a fine trimestre, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.492,1 milioni, contro i 2.579,4 milioni del 31 dicembre 2015; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,44 (0,40 a fine 2015).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker ha registrato un piccolo incremento sul primo trimestre 2015, grazie all’andamento favorevole della quota destinata all’esportazione e del semilavorato clinker, che ha permesso di bilanciare un mercato interno di segno negativo. I prezzi di vendita hanno confermato il livello dello stesso periodo del 2015. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato produzioni in calo di qualche punto percentuale ma con prezzi in risalita. Nel complesso il fatturato è passato da 84,2 a 84,4 milioni; il margine operativo lordo ha chiuso in territorio negativo per 7,5 milioni, rispetto ad un valore sempre negativo di 8,2 milioni realizzato nel primo trimestre 2015. Occorre tuttavia ricordare che il risultato del 2015 comprendeva proventi non ricorrenti netti per 3,8 milioni.

Europa Centrale
In Germania, la domanda di materiali da costruzione ha mantenuto un profilo simile allo stesso periodo del 2015; la riduzione dei nostri volumi di vendita del cemento è principalmente dovuta alla perdurante debolezza dei prodotti speciali per pozzi petroliferi. I prezzi di vendita sono risultati analoghi a quelli del primo trimestre 2015, mostrando una leggera ripresa rispetto al livello di uscita. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno realizzato una variazione favorevole, in un contesto di prezzi solo marginalmente più deboli.
Il fatturato totale si è attestato a 112,0 milioni (115,1 milioni nel 2015) ed il margine operativo lordo, sebbene in leggero miglioramento, è rimasto in territorio negativo a -0,2 milioni (-0,7 milioni nel primo trimestre 2015).

In Lussemburgo e Paesi Bassi, grazie a condizioni climatiche favorevoli i volumi di vendita di cemento realizzati dalle nostre attività nei primi tre mesi dell’anno hanno mostrato una buona ripresa, accompagnata da una variazione prezzi sfavorevole, mentre le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno iniziato l’esercizio con andamento opposto (volumi in calo, prezzi in aumento). Il fatturato di 37,6 milioni ha registrato una crescita del 5,0% (35,9 milioni nel 2015). Il margine operativo lordo si è attestato a 7,5 milioni (negativo per 1,9 milioni nel 2015). Il risultato 2016 comprende proventi non ricorrenti per 3,4 milioni derivanti da plusvalenze su cessione attività fisse afferenti il settore calcestruzzo preconfezionato.

Europa Orientale
La Repubblica Ceca ha realizzato vendite di cemento in flessione, con prezzi medi, denominati in valuta locale, praticamente invariati. Il mercato del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha iniziato l’esercizio con una conferma dei volumi e nessuna variazione significativa nei prezzi di vendita. Il fatturato, sul quale l’effetto cambio ha avuto un impatto positivo di 0,4 milioni e l’effetto perimetro negativo di 0,7 milioni, ha raggiunto i 21,5 milioni (20,8 milioni nel 2015), mentre il margine operativo lordo si è fermato a 0,3 milioni rispetto a 1,0 milione dei primi tre mesi 2015.

In Polonia le consegne di cemento hanno segnato una piccola variazione positiva, mentre la produzione di calcestruzzo preconfezionato ha registrato una riduzione sensibile. I prezzi di vendita in valuta locale sono risultati inferiori al 2015 sia per il cemento sia nel settore calcestruzzo. Il fatturato, influenzato in modo negativo dall’effetto cambio per 0,6 milioni, si è fermato a 14,5 milioni rispetto a 17,5 milioni nel 2015. Il margine operativo lordo è stato nullo (negativo di 0,2 milioni nel 2015).

In Ucraina, seppure in ripresa dal mese di marzo, le vendite di cemento nei primi tre mesi hanno chiuso in netta diminuzione, con prezzi in valuta locale, trainati dalla perdurante spinta inflazionistica, in notevole recupero. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, poco significative in valore assoluto, sono risultate anch’esse in diminuzione e con prezzi medi in valuta locale che hanno seguito l’inflazione. Il fatturato ed il margine operativo lordo, ancora condizionati dalla svalutazione della moneta locale (-18,5%), sono passati rispettivamente da 10,3 a 9,0 milioni (-12,3%) e da -1,4 a -1,2 milioni. Il fatturato espresso in valuta locale avrebbe mostrato un aumento del 4,0%.

In Russia le vendite del primo trimestre dell’anno sono state deboli, accompagnate da una variazione dei ricavi unitari in valuta locale anch’essa sfavorevole. La traduzione dei risultati in euro è stata ancora penalizzata dalla debolezza del rublo (-16,2%). I ricavi netti si sono fermati a 26,0 milioni rispetto ai 33,7 milioni del 2015, in flessione quindi del 22,8%; espressi in valuta locale avrebbero mostrato una riduzione del 10,4%. Il margine operativo lordo si è attestato a 5,7 milioni contro 8,5 milioni del 2015, in flessione del 32,8%, mentre in valuta locale sarebbe diminuito del 21,9%.

Stati Uniti d’America
La buona situazione meteo nel trimestre in esame, a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, caratterizzato da una straordinaria piovosità nelle regioni Sud Ovest, ha favorito un netto miglioramento dei volumi. Le nostre vendite complessive di cemento sono aumentate, nonostante sia proseguito il calo significativo nelle consegne di cementi “oil well”. I prezzi medi in valuta locale sono migliorati di qualche punto percentuale. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, principalmente concentrate in Texas, sono risultate in crescita sui volumi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente, con variazione dei prezzi favorevole. Il fatturato complessivo è così passato da 204,5 a 243,5 milioni di euro (+19,1%). L’effetto dovuto alla variazione del tasso di cambio è stato favorevole per 5,2 milioni. Il margine operativo lordo si è attestato a 46,1 milioni (erano 30,1 milioni nel 2015), compreso un effetto cambio positivo di 1,0 milione. Sono in corso di ultimazione i lavori relativi al progetto di modernizzazione ed ampliamento dello stabilimento di Maryneal, Texas; la fase di avvio della nuova linea, è prevista alla fine del corrente mese di maggio.

Messico (valutazione al patrimonio netto)
Le spedizioni di cemento del primo trimestre hanno realizzato una leggera flessione rispetto ai volumi, peraltro assai elevati, raggiunti nell’anno precedente, con prezzi medi in valuta locale in tangibile miglioramento rispetto a quelli dello stesso periodo del 2015. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono mosse in modo analogo, ma la riduzione di volumi è stata più accentuata. Il fatturato ed il margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 6,4% e del 22,7%. La perdita di valore del peso messicano (-18,2%) ha inciso sfavorevolmente sulla traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata, il fatturato è passato da 159,0 a 143,1 milioni (-10,0%) ed il margine operativo lordo da 65,7 a 68,2 milioni (+3,8%). La quota di risultato riferita al Messico, compresa nella voce di bilancio in cui confluiscono le valutazioni al patrimonio netto, ammonta a 15,1 milioni (erano 13,8 milioni nel 2015).

Evoluzione prevedibile della gestione
A fine aprile si è concluso con successo il collocamento presso investitori qualificati di un prestito obbligazionario avente le seguenti caratteristiche:
- valore nominale: 500 milioni di euro
- durata: 7 anni con rimborso in unica soluzione
- tasso d’interesse: cedola annua fissa del 2,125%
- prezzo di emissione: pari al 99,397% del valore nominale.
Le obbligazioni sono quotate presso il mercato regolamentato lussemburghese. L’emissione del nuovo prestito obbligazionario ha consentito di rinnovare tempestivamente alcuni finanziamenti a breve termine, diversificare ulteriormente le fonti di capitale ed allungare la durata media del debito.

Rispetto all’evoluzione prevista in occasione dell’approvazione bilancio 2015, abbiamo registrato un andamento più favorevole della domanda in Stati Uniti, dovuto principalmente alle condizioni meteo; nelle altre regioni le situazioni operative sono state conformi allo sviluppo atteso. Indicazioni più precise sulle prospettive dell’anno in corso saranno possibili dopo le risultanze dei primi sei mesi, quando la stagionalità che tipicamente caratterizza i livelli di attività nel settore costruzioni si potrà considerare normalizzata. Preso atto del positivo avvio d’anno, in occasione di questa prima rendicontazione infrannuale riteniamo opportuno confermare la previsione che a livello consolidato il margine operativo lordo ricorrente dell’intero 2016 esprima una variazione leggermente favorevole rispetto all’esercizio precedente.


Il D.Lgs. n. 25/2016  ha abrogato l’obbligo di pubblicare i resoconti intermedi di gestione per il primo ed il terzo trimestre dell’esercizio, già previsti dall’art. 154-ter del D.Lgs. n. 58/1998, con contestuale attribuzione alla Consob del potere di reintrodurli. In questa fase intermedia, la società ha scelto di pubblicare, in continuità con il passato, un resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 conforme ai precedenti, fermo restando che tale scelta non è vincolante per il futuro e sarà suscettibile di ulteriori valutazioni nei prossimi mesi, anche alla luce delle disposizioni regolamentari che saranno emanate al riguardo.


Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.



Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Ileana Colla
Tel. +39 0142 416 404
Email: icolla@buzziunicem.it