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08 novembre 2013

Risultati al 30 settembre 2013

Ricupero generalizzato dei volumi di vendita nel trimestre, con effetto prezzi leggermente favorevole

Condizioni operative incoraggianti in Stati Uniti, Russia e Polonia; debole l'attività edilizia in Repubblica Ceca, Ucraina, Messico ed Italia

Fatturato pari a 2.079 milioni (nel 2012: 2.146 milioni); margine operativo lordo di 336 milioni (nel 2012: 373 milioni)

Confermati per l'anno 2013 la previsione di un margine operativo lordo ricorrente tra il 5% ed il 10% inferiore all'esercizio precedente e gli obiettivi di riduzione dell'indebitamento netto


Dati consolidati

             
Gen-Set 13
     
Gen-Set 12
     
% 13/12
Vendite di cemento       m ton       20,6       20,8       -1,2
Vendite di calcestruzzo       m m3       9,6       10,3       -6,8
Ricavi netti       €m       2.078,5       2.146,3       -3,2
Margine Operativo Lordo       €m       335,8       372,9       -10,0
Utile netto       €m       40,1       84,7       -52,7
Utile netto degli azionisti       €m       21,8       57,4       -62,1
                Set 13       Dic 12       Var.
Indebitamento netto       €m       1.107,5       1.124,9       (17,4)

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2013.
L’espansione dell’economia mondiale, rallentata nel secondo trimestre del 2013 dal minor slancio dei paesi emergenti, è proseguita a ritmi modesti nel corso dei mesi estivi. Il commercio internazionale, nello stesso periodo, ha mostrato andamenti di crescita molto limitati. Nell’area dell’euro sono emersi segnali di ripresa ed il prodotto interno, dopo sei cali consecutivi, è tornato ad aumentare nel secondo trimestre di quest’anno, confermando uno sviluppo a ritmi moderati nei mesi estivi. Sulla dinamica di crescita del prodotto hanno avuto positiva influenza le esportazioni, il leggero recupero della spesa delle famiglie e gli investimenti fissi lordi, che hanno interrotto il calo in atto da circa due anni. Fra le maggiori economie dell’area, l’attività economica ha segnato un deciso incremento in Germania, dove le avverse condizioni climatiche del primo trimestre avevano frenato le attività di costruzione e, in misura minore, in Francia; in Italia il ritmo di contrazione del prodotto si è attenuato.
Negli Stati Uniti, grazie alla ripresa degli investimenti, il prodotto è cresciuto con ritmi coerenti al 2,5% in ragione d’anno nel secondo e nel terzo trimestre. Le condizioni sul mercato del lavoro sono migliorate, sebbene ad un ritmo inferiore rispetto al secondo trimestre, ed il tasso di disoccupazione è sceso al 7,3% in agosto.
Le condizioni sui mercati finanziari si sono mantenute distese, seppure in un contesto di elevata volatilità. Le incertezze sulla prosecuzione dello stimolo monetario negli Stati Uniti hanno innescato una fase di rialzo dei tassi di interesse a lungo termine, successivamente interrotto dopo le precisazioni della Federal Reserve, mentre la BCE ha confermato la volontà di mantenere condizioni monetarie espansive. In Italia le condizioni sul mercato dei titoli di Stato sono migliorate dall’estate, riflettendo anche il rafforzamento delle prospettive di crescita nell’area; restano tuttavia esposte all’evoluzione del quadro interno del paese. Nei paesi avanzati le pressioni inflazionistiche si sono mantenute moderate, mentre tra le principali economie emergenti l’inflazione è risultata elevata in India, Russia e Brasile.
Durante il terzo trimestre del 2013, il settore delle costruzioni ha espresso un ritmo assai soddisfacente negli Stati Uniti d’America ed una conferma della crescita in Russia. I principali Paesi dell’Europa Centrale hanno mostrato minori difficoltà rispetto al primo semestre, mentre si è confermata una rilevante contrazione delle vendite in Messico, in Italia ed in alcuni paesi della divisione Europa Orientale.

Nel periodo gennaio-settembre 2013, le vendite di cemento e clinker del gruppo si sono attestate a 20,6 milioni di tonnellate, -1,2% rispetto allo scorso esercizio. Le flessioni più rilevanti si sono verificate in Repubblica Ceca, in Ucraina ed in Messico; più contenute in Italia, Germania e Lussemburgo. I mercati Russia e Polonia hanno realizzato una variazione di segno positivo e negli Stati Uniti la crescita dei volumi di vendita ha mostrato un’ulteriore accelerazione. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato, pari a 9,6 milioni di metri cubi, sono diminuite del 6,8% rispetto ai primi nove mesi del 2012. La minor produzione è stata piuttosto generalizzata, con variazioni sfavorevoli assai importanti in Italia, Paesi Bassi e Polonia; meno pesante il calo delle vendite in Repubblica Ceca e Messico; stabili le produzioni in Germania/Lussemburgo. Sempre nel settore del calcestruzzo preconfezionato in Stati Uniti ed Ucraina i volumi sono migliorati rispetto allo stesso periodo del 2012.

L’evoluzione dei prezzi del cemento nei primi nove mesi, espressi in valuta locale, si è confermata favorevole in Russia, Ucraina e Stati Uniti. Una differenza di segno positivo si è consolidata anche in Germania. Nel caso dell’Italia, Lussemburgo e Repubblica Ceca le variazioni sono state modeste ma tendenzialmente negative, mentre in Messico e Polonia la diminuzione di prezzo è stata più accentuata.
I prezzi del calcestruzzo preconfezionato hanno evidenziato una favorevole intonazione in Stati Uniti, Italia, Messico, Repubblica Ceca e Germania, rispetto ad una situazione di debolezza in Ucraina, Paesi Bassi e più marcata in Polonia.
L’inflazione dei fattori di produzione si è mantenuta sotto controllo. I principali incrementi hanno riguardato l’energia elettrica, mentre i combustibili sono rimasti stabili o in leggera diminuzione. Per quanto riguarda i costi controllabili, massima attenzione è stata rivolta ai progetti di risparmio ed efficienza, soprattutto nei mercati più critici. Tuttavia, dove lo sfruttamento della capacità produttiva è peggiorato oppure è rimasto ad un livello insoddisfacente la redditività ha continuato ad essere penalizzata dalla maggiore incidenza dei costi fissi, la cui riduzione non può essere proporzionale alla perdita di produzione causata dall’impoverimento della domanda.

Il fatturato consolidato è diminuito del 3,2%, passando da 2.146,3 a 2.078,5 milioni, ed il margine operativo lordo è stato di 335,8 milioni (-37,1 milioni ovvero -10,0%); al netto delle voci non ricorrenti, la riduzione del margine operativo lordo sarebbe stata di 38,8 milioni (-10,6%). La redditività caratteristica ricorrente è passata così dal 17,0% al 15,7%. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto negativo di 27,5 milioni sul fatturato e di 6,4 milioni sul margine operativo lordo. A perimetro e cambi costanti, il fatturato avrebbe presentato una flessione del 2,1%, mentre il margine operativo lordo sarebbe diminuito del 8,3%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 166,0 milioni (169,8 milioni nei primi nove mesi del 2012), il risultato operativo è stato pari a 169,8 milioni (203,2 milioni nel 2012). Gli oneri finanziari netti sono diminuiti da 90,0 a 81,4 milioni ed è aumentato il contributo delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (4,0 milioni rispetto a 2,9 milioni). Per effetto di quanto esposto, l’utile ante imposte del periodo si è attestato a 95,0 milioni contro 116,3 milioni del settembre 2012 (-18,3%). La mancata iscrizione delle imposte differite attive su perdite fiscali maturate in alcune giurisdizioni ha significato un’imposizione media assai più elevata; pertanto il conto economico ha chiuso con un utile del periodo in riduzione del 52,7% a 40,1 milioni, di cui 21,8 milioni attribuibili agli azionisti della società (57,4 milioni nel 2012).
Il flusso di cassa del periodo ha raggiunto i 206,1 milioni (254,5 milioni il corrispondente valore nel 2012). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2013 ammonta a 1.107,5 milioni, in riduzione di 17,4 milioni rispetto al dicembre 2012. Nei nove mesi il gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche per complessivi 116,9 milioni, di cui 14,6 milioni per progetti di espansione o speciali. Gli investimenti in immobilizzazioni finanziarie sono risultati pari a 66,8 milioni e sostanzialmente riferiti all’acquisto di tutte le residue azioni Dyckerhoff detenute dagli azionisti di minoranza (cosiddetto squeeze-out). Il patrimonio netto a fine settembre 2013, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.488,6 milioni, contro i 2.602,6 milioni del 31 dicembre 2012; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,45 (era 0,43 a fine 2012).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, inclusa la quota destinata all’esportazione, ha segnato un calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il rafforzamento delle vendite destinate all’estero e la fornitura del semilavorato clinker ad impianti produttivi della concorrenza che hanno cessato l’attività di cottura, ha permesso di contenere il maggiore e persistente calo nel mercato domestico. I prezzi di vendita medi hanno presentato una leggera flessione pari al -1,1%, dovuta essenzialmente all’accresciuto peso dei volumi destinati all’esportazione. I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato si sono ridotti del 22,5%, con prezzi in crescita del 2,2% rispetto a settembre 2012. Sul fronte dei costi, i combustibili hanno segnato un andamento piuttosto favorevole (-12,0%), mentre l’energia elettrica ha continuato ad aumentare (+7,4%). Il fatturato complessivo delle attività italiane è passato da 363,8 a 326,1 milioni (-10,4%), mentre il margine operativo lordo si è purtroppo confermato in territorio negativo, a -13,1 milioni rispetto ai 3,4 milioni positivi del 2012. Durante il periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 4,5 milioni derivanti dalla vendita di quote emissione CO2 (nulla nel 2012). I risultati operativi hanno continuato ad essere gravemente penalizzati dalle svalutazioni dei crediti verso clienti, pari a 13,1 milioni nei nove mesi (9,8 milioni nello stesso periodo del 2012) di cui 10,7 milioni riferiti al settore calcestruzzo preconfezionato. Inoltre, tra i costi del personale sono compresi oneri di ristrutturazione pari a 1,1 milioni (nulla a settembre 2012).

Europa Centrale
In Germania, nei primi nove mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato quantità vendute in calo del 3,2% rispetto al corrispondente periodo del 2012, con prezzi in lieve crescita (+1,6%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in flessione del 2,1%, con prezzi in leggero rafforzamento. Si segnala tuttavia che da inizio anno, a seguito di una modifica organizzativa, alcune attività di produzione e vendita calcestruzzo preconfezionato, sono state trasferite da Germania a Lussemburgo. A parità di perimetro produttivo le vendite avrebbero presentato un incremento del 1%. Il fatturato totale si è attestato a 448,6 milioni (460,2 milioni nel 2012), con un decremento del 2,5%, ed il margine operativo lordo è passato da 60,0 a 60,1 milioni. Il dato 2013 comprende tuttavia proventi non ricorrenti pari a 8,0 milioni, costituiti dal parziale rilascio del fondo obsolescenza ricambi, conseguente all’adozione di valutazioni omogenee per tutte le unità del gruppo. Al netto degli effetti non ricorrenti, il margine operativo lordo ha mostrato una riduzione di 7,9 milioni (-13,2%). Tra i costi della produzione, l’energia elettrica ha manifestato un andamento lievemente favorevole (-1%), mentre i combustibili sono risultati in decisa crescita (+5%). Durante il periodo sono maturati altri costi operativi pari a 1,9 milioni per acquisti infragruppo di quote emissione CO2, mentre nel 2012 la società aveva realizzato altri ricavi operativi per 1,8 milioni derivanti dalla vendita di diritti. Inoltre, tra i costi del personale sono compresi oneri di ristrutturazione pari a 9,7 milioni (nulla a settembre 2012), di cui 5,2 milioni riferiti ad un’integrazione degli accantonamenti ai fondi pensione.

In Lussemburgo, le quantità vendute di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti all’interno del gruppo, sono diminuite del 4,4% con ricavi medi unitari in leggera contrazione (-1,2%). Il fatturato complessivo è risultato pari a 81,5 milioni, in aumento del 2,8% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (79,3 milioni); il margine operativo lordo è passato da 10,7 a 14,3 milioni (+34,1%). Si segnala che da inizio anno, a seguito di una modifica organizzativa, alcune attività del settore calcestruzzo preconfezionato sono state trasferite dalla Germania al Lussemburgo; tali attività hanno contribuito per 1,2 milioni al margine operativo lordo dei nove mesi. Il dato 2013 comprende proventi non ricorrenti pari a 2,5 milioni, costituiti dal parziale rilascio del fondo obsolescenza ricambi, conseguente all’adozione di valutazioni omogenee per tutte le unità del gruppo. Al netto degli effetti non ricorrenti, il margine operativo lordo ha mostrato un aumento di 1,2 milioni (+11,0%), con una redditività caratteristica che si conferma al 14,5%, rispetto al 13,5% del 2012. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 0,6 milioni per vendite infragruppo di quote emissione CO2 (nulla nel 2012). Riguardo i costi di produzione, i combustibili hanno manifestato un andamento favorevole (-11%), mentre l’energia elettrica è risultata pressoché stabile.

Nei Paesi Bassi, le quantità di calcestruzzo preconfezionato vendute si sono fermate a quota 0,5 milioni di metri cubi (-17,1% rispetto allo stesso periodo del 2012), con ricavi pari a 53,1 milioni, in sensibile calo rispetto a 69,3 milioni del 2012 ed un margine operativo lordo che si è confermato negativo, passando da -4,3 a -5,6 milioni. Tra i costi del personale sono compresi oneri di ristrutturazione pari a 0,7 milioni (nulla a settembre 2012).

Europa Orientale
In Repubblica Ceca le nostre vendite di cemento hanno purtroppo confermato la situazione di debolezza del mercato e sono diminuite del 18,6% rispetto al medesimo periodo del 2012, con prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, in leggera riduzione (-0,9%). Anche il mercato del calcestruzzo preconfezionato ha confermato una flessione marcata dei volumi (-8,4%), a prezzi stabili in Repubblica Ceca ma decrescenti in Slovacchia. Il fatturato complessivo, che ha risentito anche di un certo indebolimento della valuta locale, è passato da 112,6 a 95,9 milioni (-14,8%), ed il margine operativo lordo si è fermato a 11,9 milioni rispetto a 20,6 milioni dei primi nove mesi 2012 (-42,1%). Il dato 2013 comprende proventi non ricorrenti pari a 0,3 milioni, costituiti dal parziale rilascio del fondo obsolescenza ricambi, conseguente all’adozione di valutazioni omogenee per tutte le unità del gruppo. Il costo dei fattori energetici ha avuto andamento favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre l'energia elettrica è risultata in crescita. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 0,9 milioni per vendite infragruppo di quote emissione CO2 (nulla nel 2012).

In Polonia, durante i mesi estivi, le consegne di cemento hanno mostrato un promettente ritmo, portando il consuntivo dei primi nove mesi ad una variazione positiva del 2,8% sullo stesso periodo del 2012; per contro è rimasta assai debole la produzione di calcestruzzo preconfezionato (-20,4%). I prezzi di vendita in valuta locale hanno invertito la tendenza negativa ma sono rimasti inferiori al livello del 2012 sia per il cemento (-3,5%) che nel settore calcestruzzo (-8,0%). Il fatturato, che non è stato praticamente influenzato da variazioni nel tasso di cambio, ha raggiunto i 79,3 milioni rispetto a 86,4 milioni nel 2012 (-8,2%). Il margine operativo lordo è passato da 19,4 a 21,1 milioni, con una redditività caratteristica in aumento dal 22,4% al 25,4%. Il dato 2013 comprende proventi non ricorrenti pari a 0,9 milioni, costituiti dal parziale rilascio del fondo obsolescenza ricambi, conseguente all’adozione di valutazioni omogenee per tutte le unità del gruppo. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole per quanto riguarda l'energia elettrica mentre i combustibili sono risultati in leggera crescita. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 0,4 milioni per vendite infragruppo di quote emissione CO2 (nulla nel 2012).
In Ucraina, nei primi nove mesi, le vendite di cemento sono diminuite del 12,0%, in uno scenario di prezzi in miglioramento (+3,7% in valuta locale). Il fatturato ed il margine operativo lordo sono passati rispettivamente da 106,4 a 94,5 milioni (-11,2%) e da 15,8 a 10,5 milioni, penalizzati dall'indebolimento della valuta locale. Il margine operativo lordo è stato influenzato da costi non ricorrenti per 2,5 milioni, riferiti ad un contenzioso con la pubblica amministrazione riguardante l'Iva sulle forniture di gas. Il costo dei fattori energetici ha avuto andamento favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre l'inflazione che ha caratterizzato l’energia elettrica è stata intorno al 4%.
In Russia, la cementeria di Suchoi Log ha potuto ripristinare le normali condizioni produttive nel mese di agosto, risolvendo il fermo produttivo del forno 5 a via secca causato da un incendio nel reparto macinazione avvenuto a maggio. La progressione dei volumi di vendita è andata migliorando, con un incremento pari a +3,9% da inizio anno e prezzi in valuta locale in crescita del 6,7%. Il fatturato è passato da 186,0 a 194,0 milioni (+4,3%) mentre il margine operativo lordo si è attestato a 70,8 milioni contro i 79,4 milioni del 2012, in diminuzione del 10,8%. Il dato del 2013 comprende proventi non ricorrenti pari a 0,4 milioni, costituiti dal parziale rilascio del fondo obsolescenza ricambi, conseguente all’adozione di valutazioni omogenee per tutte le unità del gruppo. La svalutazione del rublo ha avuto un impatto sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio la variazione del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stata rispettivamente del 9,3% e di -6,8%. Il tasso d’inflazione dei due principali fattori energetici (combustibili ed energia elettrica) ha continuato ad essere importante ma su livelli ridimensionati rispetto a fine giugno (8% circa).

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento dei primi nove mesi dell’anno, grazie al migliorato apporto delle regioni del Midwest e ad una sempre robusta domanda nel Sud-Ovest del Paese, sono risultate superiori del 9,0% rispetto allo stesso periodo del 2012. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, presenti essenzialmente nel Sud-Ovest, hanno mostrato una crescita coerente (+7,8%). L’andamento dei prezzi medi in valuta locale ha continuato ad essere favorevole nel settore cemento (+2,9%), ed anche nel settore calcestruzzo (+6,4%). Il fatturato complessivo è passato da 510,3 a 552,6 milioni ed il margine operativo lordo da 91,6 a 103,4 milioni di euro. La debolezza del dollaro ha comportato un impatto sfavorevole sui ricavi per 15,7 milioni e sul margine operativo lordo per 2,9 milioni. Al netto delle voci non ricorrenti, costituite da una plusvalenza di 7,8 milioni sulla cessione di immobili nel 2012, il margine operativo ha mostrato un miglioramento di 19,6 milioni (+23,4%). Il miglioramento della redditività è dovuto, oltre che allo sviluppo dei volumi e dei prezzi, anche all’andamento favorevole del costo dei combustibili, che ha parzialmente bilanciato gli incrementi del costo dell’energia e delle materie prime d’acquisto, nonché alla minore incidenza dei costi fissi unitari conseguente ad un grado di utilizzo della capacità produttiva nettamente migliorato.

Messico (consolidamento al 50%)
La nostra collegata ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un calo delle vendite di cemento del 11,4% e prezzi che hanno risentito della domanda debole e del clima concorrenziale più acceso (-5,6%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono rimaste sostanzialmente stabili (-1,5%) con prezzi in miglioramento del 1,7%. I ricavi netti sono passati da 201,3 a 177,1 milioni (-12,0%) ed il margine operativo lordo da 76,3 a 62,3 milioni (-18,4%). La stabilità del peso messicano ha inciso positivamente sulla traduzione dei risultati in euro: a parità di tassi di cambio, il fatturato ed il margine operativo lordo sarebbero rispettivamente diminuiti del 13,2% e del 19,5%. I costi unitari di produzione del cemento non sono aumentati, grazie soprattutto al favorevole andamento dei fattori energetici ed all’ottima conduzione delle fabbriche.


Evoluzione prevedibile della gestione
In Italia, a causa della contrazione dei volumi, seppur mitigata da maggiori esportazioni e vendite di clinker, i risultati resteranno insoddisfacenti. Le azioni tempestivamente intraprese per adeguare la capacità produttiva cemento e rendere ancor più competitivo il settore del calcestruzzo preconfezionato spiegheranno meglio i loro effetti a partire dal prossimo esercizio. Da segnalare la probabilità che, in chiusura del bilancio 2013, siano realizzate tutte le condizioni che permettono di registrare in riduzione dei costi di energia elettrica lo sconto sugli oneri di sistema riservato alle imprese “energivore”. L’applicazione dello sconto decorre dal 1 luglio 2013 ed il beneficio atteso in bilancio ammonta a circa 6,5 milioni di euro.
L’Europa Centrale, grazie al ricupero dei volumi ottenuto nel terzo trimestre e possibile nell’ultimo trimestre, dovrebbe chiudere l’anno con risultati operativi sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente.
In Europa Orientale, nonostante i miglioramenti reddituali realizzati nel terzo trimestre, prevediamo in tutti Paesi, con la sola eccezione della Polonia, il raggiungimento di risultati inferiori rispetto al 2012.
Negli Stati Uniti d’America, ci attendiamo che la favorevole intonazione di volumi e prezzi prosegua anche nel quarto trimestre, confermando il trend di miglioramento fin qui raggiunto.
Riguardo il Messico, l’evoluzione della domanda nell’ultima parte dell’anno sarà probabilmente in continuità con quanto vissuto fino ad ora e quindi i risultati resteranno chiaramente più deboli di quelli, molto positivi, realizzati nel 2012.
Nel complesso quindi, riteniamo che per l’intero esercizio 2013, la previsione di risultati operativi ricorrenti tra il 5% ed il 10% inferiori a quello dell’anno precedente, già comunicata al mercato in occasione della relazione semestrale, costituisca ancora la miglior stima attualmente formulabile.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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